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“Giornale di Voghera”, 27 dicembre 2012

In una società ormai completamente impregnata di tecnologia, nessuno penserebbe mai di andare a sfogliare vecchie enciclopedie impolverate per ricavare informazioni e dati avendo la comodità a due passi; basta un click e si ha tutto quello che serve. Con tastiera e mouse alla mano si è subito all’interno del “cervellone” virtuale, la vecchia enciclopedia si è spostata sul web con un nome più accattivante: Wikipedia. Una nuova fonte di sapere che ognuno di noi ha consultato almeno una volta, chi per curiosità, chi per chiarirsi dei dubbi su persone, luoghi o date, e chi semplicemente per il gusto di ampliare le proprie conoscenze. Ecco, qualcuno di noi si è forse chiesto in passato: chi è il “secchione” che scrive tutto quello che noi troviamo lì pronto da consultare? Un uomo, una donna, uno studioso attempato che ha abbandonato i banchi di scuola oppure un nerd accanito? Ogni figura appena elencata potrebbe essere la risposta, la novità è proprio questa : un’enciclopedia libera dove non esiste un solo autore, ma chiunque può assumere le vesti di autore anche solo per un giorno e trasmettere il proprio bagaglio culturale. Questo è stato lo scopo che ha avuto il concorso aperto a tutte le scuole superiori della Lombardia, istituito in concomitanza con il 10° anniversario della nascita di Wikipedia. Il semplice alunno ha tralasciato per un momento il ruolo passivo rispetto alla cultura per trasformarlo in azione del tutto attiva, mosso probabilmente dall’entusiasmo di poter prendere il posto di “insegnante del sapere” . Ma il primo passo da fare qual è? Si entra in un’area nuova di cui inizialmente non si conoscono né la struttura, né tantomeno le regole, in quanto nel ruolo di consultatore non servono tutte queste nozioni. Ora bisogna cercare di ampliare le voci, modificarle oppure tradurle. Non è certo un gioco da ragazzi. La prima mossa è quella di cercare, guardarsi attorno a 360 gradi, e vedere se un soggetto che abbiamo sotto gli occhi quotidianamente possa rientrare in un’enciclopedia. Meglio ancora, se l’autore latino che abbiamo studiato giorno e notte in preparazione alla verifica, abbia bisogno di modifiche che possano essere utili in futuro ad un qualsiasi altro alunno, in difficoltà come noi. Dopo ore e ore spese in ricerche, stesura e risistemazione dei contenuti ecco il lavoro finale: una nuova voce pubblicata su Wikipedia, ausilio per il prossimo e soddisfazione personale. E se la fortuna è dalla vostra parte si verrà citati tra i nomi della graduatoria finale del concorso, come è successo a molti di noi, studenti di IVB del Liceo “Galilei”. Adesso potrete anche sfidarvi con un nerd e vedere chi dei due avrà più visitatori, e come si dice in questi casi: che vinca il migliore.

Luana Villani IV BS, Liceo “Galilei”, Voghera

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