Banditi e briganti: una conferenza di Enzo Ciconte
Per Milena D’Imperio, vicepresidente e assessore alle politiche scolastiche e all’innovazione tecnologica della Provincia di Pavia, presentare Enzo Ciconte ai giovani è un’occasione preziosa: in questo mondo, in questo tempo, occorrono voci che insegnino ai giovani la fermezza dell’essere attenti, del restare consapevoli. Serve, senza dubbio, un cammino insieme, da comunità, a cui le differenti generazioni contribuiscano con la loro esperienza e con la voglia di fare.
Così Enzo Ciconte esordisce, quasi provocatoriamente, esortandoci a pensarci senza radici, senza affetti. Intuiamo, per contrasto, il valore dell’essere parte di una società e siamo pronti, forse, per arrivare al cuore del suo libro.
Quando si parla di mafia in Italia si ricorre spesso alla contrapposizione nord-sud, alla dialettica Savoia-Borboni, a conflittualità e disagi non latenti, che dovrebbero spiegare l’insorgere di forme associative violente e criminali contro lo stato. Enzo Ciconte contesta questa interpretazione con uno studio sistematico del brigantaggio, delle rivolte contadine e del radicamento della ‘ndrangheta: se si osserva la distribuzione dei comuni in cui si sono registrate rivolte ed episodi di brigantaggio, si può cogliere a colpo d’occhio che questa non coincide con la rete dei centri in cui si hanno evidenze di associazione mafiosa.
L’autore si dedica dunque con passione a smontare il falso mito, secondo lui profondamente ingiusto, del legame tra protesta sociale ed emergere dei boss, alla luce anche di una serie di comportamenti delle associazioni mafiose che hanno dimostrato nel tempo la costante propensione alla speculazione economica, all’accumulo di capitali, alla costruzione di un sistema di potere che cercava di essere il più possibile inserito nella vita dei singoli e nella politica, ben lontano quindi da prospettive di lotta e di conflittualità e tragicamente destinato a ledere il tessuto socio-economico del paese a vantaggio di pochi.
Una prospettiva diversa dalla solita storia sulla mafia; un motivo in più per leggersi con calma il volume.