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Corso Introduttivo di Comunicazione Non Verbale (13 settembre 2013, durata 4 ore)

E’ oggetto di numerosi studi da Darwin in poi che l’organismo vivente si esprime più chiaramente con il movimento che non con le parole. Ma non solo col movimento! Nelle pose, nelle posizioni e nell’atteggiamento che assume, in ogni gesto l’organismo parla un linguaggio che anticipa e trascende l’espressione verbale. La comunicazione non verbale (CNV) comprende una vasta gamma di segnali che integrano, ampliano e a volte sostituiscono il contenuto verbale di una comunicazione. Per molti anni l’attenzione dei ricercatori si è rivolta in modo quasi esclusivo allo studio del linguaggio verbale come al sistema di comunicazione privilegiato e più efficace a disposizione dell’essere umano, l’elemento distintivo che caratterizza la comunicazione umana rispetto a quella animale, il più prezioso veicolo di trasmissione di idee e cultura.  L’uomo ha sviluppato il linguaggio, ma questo è usato soprattutto per comunicare informazioni circa altre persone, oggetti, idee, più che per esprimere sentimenti nei confronti degli altri.
Per capire lo stato emotivo o l’atteggiamento di una persona il nostro cervello utilizza l’espressione del volto, lo sguardo, il tono della voce, i gesti, piuttosto che alle parole pronunciate. Questo avviene  in modo non intenzionale e consapevole sia da parte di chi emette un segnale sia da parte di chi lo riceve.

Il linguaggio verbale è quindi strettamente intrecciato agli aspetti della CNV, anche perché non tutto si può esprimere in modo adeguato con le parole. Inoltre, la comprensione di un messaggio verbale non è sufficiente, di per sé, a spiegare l’insieme di significati, atteggiamenti, relazioni che caratterizzano il comportamento sociale dell’uomo. Si è quindi giunti al superamento della dicotomia tra comunicazione verbale e comunicazione non verbale, considerandoli aspetti differenti, ma dipendenti e interagenti, dello stesso processo comunicativo.

La CNV è diventata da alcuni anni oggetto di numerosi studi e ricerche ricevendo il contributo di diverse discipline: antropologia, linguistica, psicologia, sociologia, biologia.
Inoltre ha trovato importanti applicazioni pratiche in diversi campi: per l’addestramento a particolari professioni, nei rapporti internazionali e di scambio interculturale, nella progettazione di sistemi di comunicazione.
I segnali non verbali costituiscono dunque un sistema di comunicazione sociale complesso ed elaborato, che è strettamente legato a un contesto e influenzato da fattori culturali, svolge svariate funzioni, utilizza canali autonomi e ben definiti
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