GIORNATA DELLA LETTURA: “NOI LEGGIAVAMO UN GIORNO PER DILETTO…”
Si è da poco conclusa la terza edizione di “Libriamoci, giornate di letture nelle scuole ”, un’iniziativa indirizzata alle scuole di ogni ordine e grado dal “Centro per il libro e la lettura” con il patrocinio del Miur. Ancora una volta la nostra scuola ha risposto all’invito con la realizzazione di un evento atto a diffondere la buona pratica della lettura tra i giovani.
L’iniziativa del nostro Liceo, iscritta alla Banca dati di “ Libriamoci” con il titolo “Noi leggiavamo un giorno per diletto”, si è svolta il 25 ottobre nell’Aula Magna della sezione classica ed ha coinvolto gli studenti delle classi 1A Classico, 3A Scienze Umane e 3B Scienze Umane.
Alla breve introduzione della Prof. Bernini, che ha chiarito il significato dell’evento, è seguito l’intervento della giovane scrittrice Arianna Porcelli Safonov che ha dato voce alle opere di alcuni scrittori italiani. Grazie alle disinvolte capacità interpretative della nostra ospite, la platea ha potuto apprezzare passi tratti da “Momenti di trascurabile felicità” di Francesco Piccolo, cui si sono aggiunti brani di “Mia madre ed altre catastrofi” di Francesco Abate.
Non sono mancate ovviamente letture da “Fottuta campagna” , il volume recentemente pubblicato dalla nostra scrittrice, e stralci dal “Blog di Madame Pipì” della medesima. Nelle vene di questi autori scorre il medesimo umorismo, la medesima ironia ed autoironia. Grazie a loro gli studenti presenti hanno scoperto che l’umorismo non è semplice divertimento e che non è solo comicità; piuttosto può diventare una chiave di lettura del mondo e di problemi e temi importanti come il rapporto genitori-figli, lo scontro città-campagna, gli stereotipi del linguaggio, l’inganno dei non-luoghi della nostra società… Arianna Porcelli Safonov ha saputo intrattenerci con disinvoltura e linguaggio accattivante per due ore, tenendoci incollati alle nostre poltroncine, attenti e curiosi, a ridere di vizi, difetti e pregiudizi a cui non ci sentiamo del tutto estranei. In molti ha suscitato il desiderio di leggere le opere citate e suggerite; a tutti ha insegnato a riflettere sul mondo e su noi stessi “umoristicamente”, da un’angolatura diversa e insolita ma proprio per questo capace di alimentare le nostre capacità di giudizio e di valutazione critica. Al termine della performance gli studenti hanno intervistato la scrittrice, dimostrandosi non solo interessati ma anche documentati e preparati, padroni della situazione e capaci di entrare nel merito delle questioni. Prof. Patrizia Bernini