“LIBRIAMOCI” UN PROGETTO, UN’OCCASIONE
I primi mattoni, pardon, i primi libri, sono stato posti.
Nell’ambito della ‘Settimana della Lettura-Libriamoci’, promossa dal MIUR in collaborazione con il “Centro per il libro e la lettura”, la classe 2A Classico si è resa protagonista nella realizzazione dell’iniziativa del ‘Book Sharing’, inaugurando così il ‘BiblioBanco’ con una cerimonia tenutasi mercoledì 28 ottobre nell’atrio della scuola. La presentazione, a cui hanno partecipato anche gli studenti delle classi 2B Classico, 1A Classico, 3A Scienze Umane e 3B Scienze Umane, è stata aperta dall’intervento della professoressa Bernini, docente coordinatrice dell’evento, che ha sottolineato l’importanza della lettura per lo sviluppo di un personale punto di vista sugli avvenimenti che ci circondano, lasciando poi che fosse Mattia Negri, rappresentante di Istituto, a illustrare nel dettaglio il progetto.
L’idea in cui il BiblioBanco affonda le proprie radici è quella di permettere un proficuo scambio tra i ragazzi, che se da un lato possono richiedere non solo i libri ma anche i cd musicali e film a cui sono interessati scrivendo sul quaderno del ‘Vorrei’, dall’altro possono loro stessi offrire in condivisione i propri, compilando il raccoglitore del ‘Posso Prestare’. Nessun libro necessita di un “deposito” a scuola perché l’iniziativa prevede l’incontro diretto tra chi richiede e chi mette a disposizione.
Ci si augura che questi “incontri letterari” possano contribuire a diffondere la buona pratica della lettura, favorendo allo stesso tempo maggiore comunicazione e contatto personale tra studenti. L’obiettivo primario infatti è quello di promuovere l’incontro tra ragazzi, anche di età diverse, che condividano magari stessi interessi e passioni, facilitando in questo modo la nascita di nuove amicizie e rapporti di familiarità.
Ma c’è di più.
Il BiblioBanco è il tentativo, nel nostro piccolo, di non far sentire nessuno solo o escluso dal contesto scolastico, ma di coinvolgere tutti, indistintamente, per dare a ognuno la possibilità di esprimere quanto potrebbe non emergere nelle ore scolastiche.
E’ il tentativo, non banale, di abbattere i ‘muri della mente’, che ci allontanano dagli altri, tenendoci prigionieri in una ‘gabbia’ di apparenze e illusioni, monotone e grigie, e di librarci, invece, in un contesto vario, cangiante e vivace, di relazione con gli altri, attraverso la delicatezza e la riservatezza che sono proprie solamente dei libri, universi paralleli in contatto solo con l’anima.
E’ il coraggio di far entrare qualcuno nel proprio mondo, di condividere sensazioni e idee, perché ogni libro, cd o film desiderato non è nient’altro che un’ occasione per completarsi, per acquisire un valore aggiunto di cui si sente il bisogno; quanto si è disposti a prestare rappresenta invece un aspetto che è caratterizzante di sé, una sfaccettatura del carattere o anche solo un’emozione provata in una particolare momento della propria vita che si vuole condividere. I libri che leggiamo sono infatti i libri della nostra vita, non siamo che noi: c’è dentro qualcosa di noi in ogni pagina, dietro ogni appunto preso a margine o orecchia fatta per tenere il segno; certi dettagli della lettura ci toccano nel profondo e ci fanno crescere; le pagine lette lasciano un’eco dentro di noi e ci permettono di continuare a fantasticare.
Il BiblioBanco costituisce quindi un’occasione per relazionarsi con gli altri e maturare a livello personale che non voglio assolutamente lasciarmi sfuggire.
E voi?
Gabriele Garbagnoli