IL CATALOGO DELLA MOSTRA DOCUMENTARIA
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Nel gennaio 2019, nella Biblioteca della Sezione classica del Liceo “Galilei”, è stata allestita una Mostra documentaria, in occasione della posa della pietra d’inciampo in memoria di Jacopo Dentici sul marciapiede di via don Minzoni, davanti al Liceo che egli frequentò: per il 25 aprile è stato realizzato il Catalogo, consultabile su questo sito.
Sia per gli studenti presenti e futuri che quotidianamente varcano e varcheranno la stessa soglia, sia per chi ha avuto allora occasione di visitare la mostra sia per chi ‘inciamperà’ nella piccola targa d’ottone che reca il nome di Jacopo, il suo anno di nascita, la data dell’arresto, il luogo della deportazione e il giorno della morte, ci è infatti sembrato giusto mettere a disposizione documenti e testimonianze che consentano di conoscere meglio il giovane partigiano nostro concittadino che si è voluto ricordare e che fu allievo, negli anni Trenta-Quaranta, del Liceo Ginnasio “Severino Grattoni”.
Nel Catalogo, come nella Mostra, al centro ci sono i documenti, le immagini: i brevi testi che li accompagnano aiutano ad inserirli nel contesto, forniscono (quando possibile) i tasselli mancanti per ricomporre il mosaico di un’esistenza intensa che merita di essere raccontata, soprattutto ai giovani che spesso (ma non solo loro!) sembrano vivere in un presente senza spessore storico. Conservare e trasmettere la memoria, stimolare allo studio consapevole della storia anche attraverso le fonti, sono compiti che la scuola in primo luogo, ma anche altre istituzioni, non possono e non devono eludere, soprattutto in anni in cui prevalgono la rimozione del passato e disinvolti revisionismi che sminuiscono e travisano anche il significato di date fondanti della nostra storia come il 25 aprile.
Con la mostra, grazie alla disponibilità della famiglia e di alcuni archivi, sono infatti stati esposti (ed ora nel catalogo riprodotti) buona parte dei documenti disponibili: essi da un lato costituiscono l’elemento fondamentale per qualsiasi ricostruzione storiografica (sia pure in una dimensione locale) di un periodo fondamentale della nostra storia di cui anche Jacopo è stato attore; dall’altro ci aprono uno spiraglio (insieme alle poesie) per avvicinarci a lui, nei limiti del possibile, e “raccontare” la breve storia della sua vita, tenendo insieme la dimensione privata con le ragioni, etiche prima ancora che politiche, dell’impegno militante che ne fanno una figura quasi paradigmatica.
La coraggiosa ‘scelta di libertà’ di Jacopo fu una decisione individuale, ma condivisa con quelle migliaia di giovani che scelsero, dopo l’8 settembre 1943, di mettere in gioco la propria vita per la collettività, in un momento drammatico in cui molti speravano che si potesse costruire un’Italia migliore in un’Europa migliore. Dalla Resistenza e dalla vittoria sul nazi-fascismo sono nate la nostra repubblica democratica e l’Europa pacifica che conosciamo da più di settant’anni, ma oggi anche nelle società occidentali vediamo ricomparire razzismo, antisemitismo, nazionalismo e vengono intaccati diritti individuali e collettivi faticosamente conquistati: un valido motivo per non interrompere il dialogo con le testimonianze del passato e per consolidare anche attraverso la conoscenza storica i valori e i principi della nostra cittadinanza democratica.
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