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Una targa a Mauthausen per ricordare Jacopo Dentici

Sono rientrate venerdì sera le classi della sezione classica (2A, 2B, 3A, 3B) e dell’indirizzo delle scienze umane (4B e 5A) che hanno effettuato il viaggio di istruzione in Austria, facendo tappa anche a Mauthausen.

P1050191Gli studenti della sezione classica hanno deposto, a nome della scuola,

una targa commemorativa di Jacopo Dentici, studente dell’allora Liceo Ginnasio

‘Severino Grattoni’ morto a Mauthausen nella primavera del 1945.

La targa è stata collocata sul retro del Monumento Italiano.

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DENTICI Jacopo,

nato a Rio Grande (Brasile) l’11 settembre 1926, morto a Gusen.

Residente a Voghera, studente di intelligenza precoce, scrive poesie, cura traduzioni e si iscrive ala facoltà di Fisica dell’Università di Milano a soli 17 anni. La sua è una famiglia antifascista: la madre Marcella Ferrero, la sorella Ornella e il futuro cognato Franco Andreani sono impegnati nel movimento clandestino nelle file di ‘Giustizia e Libertà’. Dopo l’8 settembre Jacopo entra nei Gap del Comando Piazza di Voghera, dedicandosi a varie attività, dalla raccolta di armi alla distribuzione di stampa clandestina, all’aiuto agli ex-prigionieri anglo-americani. In un rapporto del 31 maggio ’44 dell’UPI di Voghera al comando provinciale GNR, viene segnalato come elemento pericoloso. Si trasferisce a Milano, dove entra a far parte della segreteria di Ferruccio Parri, al Comando generale del CVL. Il 7 novembre è arrestato dai militi della ‘Muti’, nella sede di via Bianca Maria 45, dove si era recato per recuperare dei documenti e del denaro, ben consapevole del pericolo, in quanto la sede era stata in precedenza perquisita dalla polizia. Dapprima è condotto nella caserma Salinas, da dove riesce a comunicare la sua cattura con due biglietti, uno al CVL, l’altro alla sorella. Trasferito a San Vittore, viene ripetutamente torturato assieme a Nino Scapolla. In carcere è un punto di riferimento per molti compagni. Il 2 dicembre è segnalato nel raggio tedesco di San Vittore e, il 16 gennaio successivo, è trasferito al campo di Bolzano. Compare in una lista dei comandi alleati in cui si indicano i prigionieri nelle mani dei tedeschi da “salvare se possibile”. Nella lista, compilata da Parri, Dentici figurava come membro del Comando generale. Da Bolzano è deportato a Mauthausen il 1° febbraio. Gli viene assegnato il numero di matricola 126163; trasferito a Gusen vi muore circa un mese dopo.

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Compagni di deportazione hanno riferito notizie sui suoi ultimi giorni. Franco Trivini Bellini conferma il duro lavoro in galleria a “picco e pala” assieme ad Antonio Scapolla e sostiene che Jacopo sarebbe morto verso la metà di marzo in seguito a maltrattamenti e dissenteria. Per il colonnello Antonio Pais Jacopo sarebbe morto a fine marzo nella infermeria di Gusen II.

L’Università degli Studi di Milano gli ha conferito la laurea ‘honoris causa’.

 

Maria Antonietta Arrigoni, Marco Savini, Dizionario biografico della deportazione pavese, Edizioni Unicopli, Milano, 2005, pagg. 117-118

 

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