Scritto da federica.scarrione ( Ottobre 28, 2013 alle 19:29) · Contenuto in Avvisi- Tag:conferenze
Voghera, fondazione Adolescere, sala rosa
giovedi’ 31 ottobre 2013, ore 21
GIUSEPPE CALANDRA
cittadino e filosofo
Doveroso ricordare un uomo come ce ne vorrebbero tanti, un professore come tutti vorremmo essere. Una serata alla quale non dovrebbero mancare tutti coloro che hanno avuto la fortuna di averlo come insegnante.
Lo ricordano, assieme alla figlia Elena, Ambrogio Arbasino, Corrado del Bo’, Gianni Schiesaro,
con interventi di
Antonio Airo’, Vittorio Emiliani, Giuseppe Porqueddu, Carlo Scotti, Dino Sforzini, Piero Stringa, Alessandra Tarquini, Sergio Valassi Fasanotti (soms), Nicola Valle (unitre).
Giovanni Maga, virologo del CNR e docente all’università di Pavia, ex allievo del Liceo “Grattoni”, studia i meccanismi di replicazione del genoma nei virus e nelle cellule animali per sviluppare nuovi farmaci antivirali e antitumorali. Il libro che viene a presentarci è un eccellente esempio di divulgazione scientifica, che ci aiuta a combattere le paure immotivate e ci spinge ad adottare buoni comportamenti, per noi stessi e per l’ambiente che ci circonda.
Nell’ambito del progetto Lauree Scientifiche si e’ svolta il 12 aprile scorso la conferenza dal titolo “Green chemistry: un nuovo modo di fare chimica” rivolta alle classi 4 del liceo scientifico. Il relatore Prof. Protti ha illustrato ai ragazzi le nuove frontiere di una chimica sostenibile, a servizio dell’uomo e Dell’ambiente.
Ieri, 20 febbbraio, dopo aver partecipato alla mostra interattiva “Ondivaghiamo”, gli studenti della classe 4DS si sono recati in un laboratorio di Fisica dell’Università di Pavia dove hanno collaborato ad un esperimento per la rilevazione ed il conteggio dei muoni, sotto la guida del prof. Vitulo.
Altre classi avranno esperienze analoghe nei prossimi mesi.
Ora, invece, si sta svolgendo una conferenza del prof. Liberali in aula multimediale sul tema
dell’energia.
Oggetto : incontro di formazione-aggiornamento con il Dott. G Zanardi
Come è a conoscenza del collegio, il dott. G. Zanardi [1],responsabile dello sportello psicologico del nostro istituto, ha incontrato i genitori degli studenti per raccogliere e approfondire le tematiche relative alla relazione scuola – famiglia con particolare riferimento alla specificità dei ruoli che gli adulti devono/possono rivestire.
Conclusa questa prima fase, costituita da tre incontri, si invita caldamente tutto il collegio a partecipare ad un incontro sulle stesse tematiche, nel corso del quale sarà possibile confrontarsi sulle istanze emerse dal dialogo con i genitori e valutare insieme la relazione educativa più opportuna.
E’ superfluo sottolineare l’importanza di affrontare insieme questi temi, specificatamente in questo momento storico nel quale tanta enfasi è posta sulla così detta crisi educativa e sul disagio dell’adolescenza
Il collegio di formazione è convocato per martedì 17 aprile alle ore 15.00 presso l’Aula Magna di via don Minzoni.
LA DIRIGENTE SCOLASTICA
DOTT.SSA DANIELA LAZZARONI
[1][1] Docente di Psicobiologia e psicologia fisiologica, presso Università di Pavia
Sabato 28 gennaio, nell’Aula Magna di via don Minzoni, gli alunni della 2B classico hanno presentato ai compagni del 2° e 3° anno di corso (classico e scienze umane) la figura di Dino Provenzal attraverso i suoi scritti e documenti d’archivio. Preside del Liceo “Grattoni”, nel 1938 Provenzal ne venne allontanato in quanto ebreo. Il materiale documentario utilizzato è stato esposto (con didascalie a cura degli stessi alunni) nella mostra “Dino Provenzal e le leggi razziali, 1938-1945”, realizzata in collaborazione con l’Archivio storico civico di Voghera.
Diverse iniziative al Liceo “Galilei”.
Nell’aula magna di via don Minzoni: “La deportazione dalla provincia di Pavia”, relazione del prof. Marco Savini della segreteria provinciale dell’ANED (per le classi del 4° e 5° anno; liceo classico e sociopsicopedagogico).
In sede centrale, nella sala proiezioni e in tutte le aule in cui è stato possibile realizzare il collegamento, videoconferenza in streaming di Liliana Segre, dal Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano.
Sabato 28 gennaio, nell’Aula Magna di via don Minzoni, gli alunni della 2B classico hanno presentato ai compagni del 2° e 3° anno di corso (classico e scienze umane) la figura di Dino Provenzal attraverso i suoi scritti e documenti d’archivio. Preside del Liceo “Grattoni”, nel 1938 Provenzal ne venne allontanato in quanto ebreo. Il materiale documentario utilizzato è stato esposto (con didascalie a cura degli stessi alunni) nella mostra “Dino Provenzal e le leggi razziali, 1938-1945”, realizzata in collaborazione con l’Archivio storico civico di Voghera.
Per Milena D’Imperio, vicepresidente e assessore alle politiche scolastiche e all’innovazione tecnologica della Provincia di Pavia, presentare Enzo Ciconte ai giovani è un’occasione preziosa: in questo mondo, in questo tempo, occorrono voci che insegnino ai giovani la fermezza dell’essere attenti, del restare consapevoli. Serve, senza dubbio, un cammino insieme, da comunità, a cui le differenti generazioni contribuiscano con la loro esperienza e con la voglia di fare.
Così Enzo Ciconte esordisce, quasi provocatoriamente, esortandoci a pensarci senza radici, senza affetti. Intuiamo, per contrasto, il valore dell’essere parte di una società e siamo pronti, forse, per arrivare al cuore del suo libro.
Quando si parla di mafia in Italia si ricorre spesso alla contrapposizione nord-sud, alla dialettica Savoia-Borboni, a conflittualità e disagi non latenti, che dovrebbero spiegare l’insorgere di forme associative violente e criminali contro lo stato. Enzo Ciconte contesta questa interpretazione con uno studio sistematico del brigantaggio, delle rivolte contadine e del radicamento della ‘ndrangheta: se si osserva la distribuzione dei comuni in cui si sono registrate rivolte ed episodi di brigantaggio, si può cogliere a colpo d’occhio che questa non coincide con la rete dei centri in cui si hanno evidenze di associazione mafiosa.
L’autore si dedica dunque con passione a smontare il falso mito, secondo lui profondamente ingiusto, del legame tra protesta sociale ed emergere dei boss, alla luce anche di una serie di comportamenti delle associazioni mafiose che hanno dimostrato nel tempo la costante propensione alla speculazione economica, all’accumulo di capitali, alla costruzione di un sistema di potere che cercava di essere il più possibile inserito nella vita dei singoli e nella politica, ben lontano quindi da prospettive di lotta e di conflittualità e tragicamente destinato a ledere il tessuto socio-economico del paese a vantaggio di pochi.
Una prospettiva diversa dalla solita storia sulla mafia; un motivo in più per leggersi con calma il volume.
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